Poesie dialettali, testi e foto dei vincitori
1°classificata: “Nan sté storie senza memorie“ di Demartino Giuseppina
L’odore di naftalina della vecchietta incontrata per strada si trasforma in una scintilla sensoriale che accompagna l’autore in un involontario viaggio olfattivo tra piacevoli ricordi; eccellente la sua capacità di dipingere quadretti di vita quotidiana di un tempo, espressione di valori da preservare e tramandare alle generazioni future.
(i testi contenuti sono concessi per la pubblicazione a Touring Juvenatium, e proprietà dei rispettivi autori)
2° classificata: L’ADDEURE E LE GUSTE DE QUANDE IAIVE UAGNAUNE di Massari Myriam Maria
Del tutto originale l’impostazione della poesia: l’autore scandisce il tempo sfogliando un calendario immaginario, sostituendo ai giorni e alle stagioni gli odori e i sapori che li caratterizzavano.
Predominante è l’odore e l’immagine del mare che ieri come oggi continua ad essere il protagonista, nel bene nel male, della nostra città.
IL calendario dei profumi e dei gusti antichi
La mattina ti svegliavi Camminando nel paese vecchio Quando Ia stradina profumava di pulizia Per tutto I’inverno quando zia Antonietta cucinava A gennaio c’era l’odore di braciole Di limone profumava il ghiaccio tritato e limone Ad agosto sentivi l’odore dei pomodori Dalle casa e piano terra e dai garage attrezzati apposta Era ottobre quando da casa di nonna Alla fine di novembre L’odore del pesce si faceva sentire a causa delle zuppe cucinate per cena Se sentivi pizzicare il naso per l’odore del vin cotto Ma il re dei profumi a Giovinazzo Sto parlando del profumo di questo mare Ma come alle persone la rabbia va e viene
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3° classificato: ex aequo “A Scevenazze: Pasque e semmème Sande, s’abbegnéne tutte quande“ di Florinda Bavaro
Decisamente apprezzabile la capacità dell’autore di trasformare gli odori e i sapori della settimana santa in memoria collettiva ricostruendo l’identità della comunità giovinazzese di un tempo
ex aequo: “U NES LA VOCC…U COR” di Marolla Nicola.
L’autore identifica l’odore del soffritto e della frittata con la casa della nonna, luogo di condivisione di sapori quali espressione del suo affetto. Ancora più efficace è l’immagine delle bottigliette di acqua di colonia e dopobarba il cui profumo ha il potere di evocare la rassicurante presenza dei genitori soprattutto nei momenti di difficoltà.
Premio al merito: “Arrecherdènne l’addèure e le guste da na volte a Scevenazze“ di Schino Rita
L’autore confronta due mondi e due culture (Nord e Sud); gli odori evocati riaffermano il senso di appartenenza alla propria terra e quindi la propria identità. La suggestiva descrizione di ogni singolo prodotto locale si trasforma così in un trionfo di sapori
Premio originalità:“Addaure de infanzie” di Elisabetta Raguseo
L’autore attraverso l’espediente del “prurito al naso” evoca ricordi d’infanzia, scene di vita familiare e immagini di dolci tradizionali riportandone addirittura la ricetta da tramandare
(le opere, le scansioni e i testi delle poesie sono proprietà dei rispettivi autori e concessi per la pubblicazione all’associazione Touring Juvenatium. E’ vietata la copia e la riproduzione se non con mensione dell’autore)